Sunday, April 23, 2006

 

Piano piano spiego...

Allora!
Risiedo in Calabria, ebbene si! Perche'? Semplice: A Torino la situazione si era fatta insostenibile, ero sotto sfratto, e il mio carissimo amico disempre, Paolo Basaglia, non ce la faceva piu' a sostenermi economicamente.
Ad un certo punto, nel mese di settembre, presi una decisione. Telefonai ai miei ultimi paresti rimastimi, per parte di mio padre (calabrese), li misi al corrente della situazione, e chiesi solo, di poter essere ospitato mentre mi sarei cercato un lavoro.
Mi diedero l'OK, e quindi effettuai il trasloco (come al solito: pagato quasi integralmente dal mio amico Paolo Basaglia).
Rispiarmiandovi altri dettagli, sbarcato qui, mi sono trovato costretto a cambiare casa dopo 3 settimane. Inizialmente ero ospite di un mio zio (fratello di mio padre), ma a causa di problemi di salute (suoi) e di abitudini di convivenza (entrambi), per la pace comune mi trasferii.
Mi trasferii nella casa dove sono ora attualmente, ma ancora per poco, perche', in barba a tutte le belle promesse fattemi, sia per aiutarmi a trovare un lavoro sia per aiutarmi economicamente, non sono riuscito a pagare gli affitti arretrati. Morale: sfratto.

Avevo chiesto ai miei parenti di versare ognuno una quota singola di 10 euro, ad esempio. Nell'insieme raggranellavo l'affitto e stavo sereno. Tante promesse e fatti zero, eccettuati due o tre cugini che mi hanno aiutato per come potevano.

Ora mi sono rivolto (come a Torino! la storia si ripete!) ai servizi sociali del comune , chiedendo aiuto.
Ho precisato che sono disoccupato, invalido, ecc ecc, ed ho avanzato una richiesta per una casa negli appartamenti popolari.

Qui le cose pero' si muovo molto piu' lentamente che a Torino, per cui.... beh, intanto almeno per ora nessuno mi ha sfrattato. Lunedi' 24 ho un colloquio con l'assessore ai servizi sociali. Gli portero' la bolletta della luce da pagare. Mi ha detto: "vediamo che si puo' fare".
Speruma ben.

Altri dettagli nella prossima puntata amici!

Ah, dimenticavo! Il paese ove risiedo si chiama Mandatoriccio, in provincia di Cosenza.

P.S. "Solidarieta' tra conterranei meridionali"? Io veramente non la vedo. Le persone che mi stanno piu' vicine attualmente sono due veri amici di Torino, due miei cugini qua in paese e molti amici qua in paese. E gli altri miei cugini, direte voi? Beh come si dice? Parenti serpenti? Mah.... Oppure come diceva mio padre, "Fumo in barattoli".
Ah, ovviamente "loro" (i cuginotti, ma non tutti sia chiaro) hanno la scusa: "Ci sono pochi soldi, non c'e' lavoro, abbiamo figli da mantenere, ecc". Ma ragazzi, 10 o 20 euro a testa al mese non ditemi che non li avete, state facendo solo ridere i polli. Anzi no, di piu': rischiate di fare una figura di merda Voi.
Io avevo chiesto un piccolo contributo a ciascuno di voi, insieme mi aiutavate a pagare l'affitto fintantoche' non riuscivo a camminare con le mie gambe.
Sono arrivato in paese a ottobre 2005. Siamo ad aprile 2006. Chi sa leggere e valutare giudichi. Contributi ZERO, salvo RARE eccezioni.
Perche' io non ho nulla da perdere, e se occorre, sono disposto a prendermi un materassino, una branda e dormire in piazza, davanti al comune.
Contenti voi.... secondo me mio padre si sta rivoltando nella tomba. Altro che solidarieta' familiare...

Se non ricevero' riscontri esaurienti dal Comune o da altri personaggi, comincero' a diffondere questo mio blog sui siti e forum che frequento, incluse molte testate giornalistiche famose. A buon intenditor poche parole.....

Monday, April 17, 2006

 

RIECCOMI!

Dopo vari mesi di silenzio, ritorno con il blog che state osservando ora. Attualmente risiedo in Calabria, mi sono dovuto trasferire giocoforza, stante le critiche condizioni in cui mi ero ritrovato a Torino.
Perche' in Calabria vi chiederete? Semplice: perche', come leggerete nel lunghissimo post che segue, copiato integralmente dal mio precedente vecchio sito blog, mio padre era originario del paese ove attualmente risiedo, e perche' gli unici parenti stretti rimastimi risiedono appunto in Calabria.
Attualmente il blog e' ancora in fase di implementazione, ma piano piano vi raccontero' tutto...
Per i piu'ansiosi riguardo le ultime novita': lavoro ovviamente zero, salvo piccoli lavoretti in nero. Sopravvivo grazie alla carita' di amici e parenti; vivo in un piccolo paesotto nella provincia cosentina, molto bello e tranquillo. Mi manca tanto Torino pero', sigh...


Un saluto a tutti e a presto!

 

L'inizio - Primo post, copiato integralmente dal mio sito web originario

La mia storia

Allora.... questa sarebbe la mia storia... No no, non preoccupatevi, non
vi narrero' l'intera mia esistenza (altrimenti farei prima a scrivere la
mia autobiografia); diciamo piuttosto che narrero' dettagliatamente i
miei ultimi 12 mesi trascorsi, con un breve prologo sugli anni
antecedenti al 2004.

Dunque, ho avuto una vita normalissima, fino a qualche anno fa, quando
in una, diciamo cosi', "sequenza", mi vennero a mancare i miei genitori
e mio fratello (per la precisione mio padre mori' nel 1994, mia madre
nel 1997, e mio fratello nel 2000).

E quindi? Quindi successe che dopo pochi mesi dalla morte di mio
fratello, caddi in una profonda depressione, con conseguenti trattamenti
medici e serie ripercussioni sulla mia attivita' lavorativa.

Venni seguito da vari medici ed enti pubblici (centri di salute
mentale), con fasi alterne (guarigioni e ricadute), finche' un giorno
non mi guardai allo specchio e decisi di risollevarmi da solo. Buttai
via (letteralmente) tutte le medicine che ero costretto a prendere
(psicofarmaci antidepressivi, ansiolitici, tranquillanti e chi piu' ne
ha piu' ne metta), troncai i rapporti con i medici psichiatri/psicologi
che mi seguivano (se si puo' chiamare "seguire" l'effettuare una o due
visite al mese di 30 minuti l'una) e, dopo i primi giorni senza farmaci,
passati in crisi di astinenza, piano piano iniziai a vedere la vita
sotto un aspetto nuovo. Era il mese di luglio 2003.

A dicembre 2002 avevo dovuto dare le dimissioni dalla ditta dove
lavoravo, per ovvi motivi.
Mi iscrissi al Centro per L'impiego di Torino (nel 2002), come
appartenente alle Categorie Protette (sono invalido civile al 75%,
motivo: sono audioleso ma utilizzando gli apparecchi acustici me la cavo
bene).
Passai l'intero 2003 sopravvivendo grazie alla mia liquidazione (avevo
fatto la domanda per ottenere la pensione di invalidita', ma questa,
stranamente tardava ad arrivare...) e cercando lavoro (feci diversi
colloqui); finalmente, nel dicembre 2003, tramite il centro per
l'impiego, ottenni un posto di lavoro come appartenente alle categorie
protette.
Il rapporto di lavoro termino' nell'aprile 2004, motivi: problemi di
salute, ebbi di nuovo qualche disturbo da stress con impatto anche sul
mio udito (in certi casi non riuscivo a sentire quasi nulla per giorni);
evidentemente (come mi disse anche un SERIO psicologo) lo stress
accumulato nella forzata astinenza di lavoro si scarico dentro di me
allorche', dopo essere stato assunto a dicembre, mi rilassai convinto di
avercela fatta.
Quanto mi sbagliavo! Mi rilassai troppo, invece dovevo tenere alta la
guardia! Inoltre il lavoro a me affidato, senza stare a dilungarmi
troppo, non era adatto alla mia qualifica, non perche' fosse di basso
livello, per carita', ma semmai l'inverso, al mio posto sarebbe stato
piu' adatto un giovane laureato in discpline matematiche o scientifiche,
mentre io sono fondamentalmente un ingegnere elettronico.

Morale, il rapporto di lavoro venne concluso da ambo le parti
amichevolmente, *e da qui inizia la storia di questi ultimi 11 mesi.*

Feci ovviamente tesoro dell'esperienza. E iniziai di nuovo l'estenuante
ricerca di un'occupazione, ben deciso stavolta a tenermela stretta.
C'era un mio amico che mi seguiva, e mi ha aiutato tantissimo, anche
economicamente di tasca sua, come potrete leggere nel resto di questo sito.
Avevo per fortuna una piccola somma da parte grazie alla mia pensioncina
da invalido (l'importo e' di ben 240 euro al mese, roba da ricconi no?),
pero' intanto i mesi passavano, colloqui per assunzione ne ho fatti
tanti, e moltissimi a Milano, perche' a Torino purtroppo a quanto pare
trovare un lavoro e' diventato assai difficile (e io me ne sono accorto
e me ne sto accorgendo a mie spese purtroppo).
Dietro consiglio dell'assistente sociale che mi segue, decisi di fare
domanda per un contributo da parte del Comune di Torino per l'affitto di
casa, domanda che e' stata accettata qualche mese fa ma di cui non si sa
tutt'ora nulla.
Poi feci richiesta di sussidio economico presso i servizi sociali del
Comune di Torino: tale richiesta venne respinta con la motivazione di
"dichiarazioni contradditorie" e "mancata iscrizione ai cantieri di
lavoro".
Ma se sono gia' iscritto alle liste per le Categorie Protette per il
collocamento obbligatorio, che senso ha farmi iscrivere anche ai
cantieri di lavoro? Pure al Centro per L'impiego sono rimasti
perplessi.....
Ci rimasi male, ovviamente, ma pazienza, era la solita burocrazia. Da
osservare che la mia richiesta di sussidio economico venne compilata
dall'assistente sociale stessa, in mia presenza, dato che io non ero
proprio sicurissimo su come compilarla, mentre presupponevo che lei,
facendo appunto parte dei servizi sociali, fosse esperta e conoscesse i
modi migliori per compilarla. Evito ogni commento.

A ottobre ebbi l'idea di scrivere una lettera a una rubrica del
quotidiano La Stampa, lettera che venne con mia sorpresa pubblicata, e
ricevetti un paio di offerte: la prima, da parte di una gentile signora
che mi informava che presso la ditta dove lei lavorava era in corso una
selezione per l'assunzione di disabili pero', lei mi disse subito, "la
mansione e' di operaio generico addetto allo stampaggio di materie
plastiche"; "non fa nulla signora", io le risposi, "nelle condizioni in
cui mi trovo mi va benissimo!".

La seconda, da parte di un'altra signora, che apparteneva
all'organizzazione Ufficio Pio S. Paolo di Torino, che mi informava che
presso di loro avrei potuto trovare assistenza economica per il
pagamento di affitto, spese di casa e bollette varie.

Ci pensai su, e decisi prima di giocare immediatamente la carta
dell'offerta di lavoro: mi sta bene essere aiutato economicamente, ma io
preferisco lavorare, se possibile, non vivere alle spalle della
comunita'; tutto sommato potevano esserci persone messe peggio di me,
che avevano piu' necessita' di me no?

Chiamai quindi la prima signora, e concordammo un incontro, che si
risolse positivamente, infatti venni poi inviato alla classica visita
medico/legale pro-assunzione, presso uno dei soliti centri medici di
analisi.
La visita ando' benone, tant'e' che pure un medico mi disse: "stia
tranquillo, se l'hanno mandata qui e' perche' vogliono assumerla, queste
visite hanno un costo per le ditte, non mandano la gente cosi' tanto per
fare".
Bene bene, pensavo, ce l'ho fatta.... e invece no! Passarono una ventina
di giorni, alla fine telefonai alla ditta per sapere se c'era qualche
problema... sorpresa! La ditta in questione era in crisi, e
conseguentemente stava mettendo un po' di operai in cassa integrazione e
aveva bloccato le assunzioni.......

Oddio, pensai subito: qua me la vedo male a questo punto....

Nel frattempo si era a pochi giorni dal Natale 2004, la', e alla fine mi
dico: "beh non disperiamo, magari il Natale mi portera' qualcosa di
buono, mica durera' cosi' per sempre!".
Quanto mi sbagliavo!

All'inizio del 2005, il mio amico Paolo (quello che da mesi e mesi mi
sostiene economicamente) mi dice chiaro e tondo, pur con gentilezza e la
tristezza nel cuore, che lui non e' piu' in grado di aiutarmi, perche'
anche lui versa in difficolta' economiche. Non al mio livello per
carita', e non per i miei motivi: semplicemente a novembre 2004 aveva
avviato una attivita' in proprio e, logicamente, aveva contratto dei
debiti. Di buono comunque c'e' che almeno lui ora lavora e gli affari
gli vanno discretamente bene.

Ma invece per me le cose iniziano a virare al peggio... dopo breve
riflessione, decido che a questo punto e' giocoforza accettare la
seconda offerta che mi venne proposta, ovvero una richiesta di sostegno
economico presso l'Ufficio Pio (che e' una ONLUS).
Invio un e-mail alla signora che mi aveva contattato mesi prima; lei mi
telefona, e mi spiega brevemente cosa fare e dove rivolgermi, che
documenti presentare ecc. ecc.
In un paio di giorni sbrigo tutto. Presento certificato di stato di
famiglia, bollette da pagare, le documentazioni sull'affito e
riscaldamento, il mio certificato di invalidita' (75%), il mio stato
disoccupazionale, il contratto d'affitto... tutto perfetto insomma.
Mi dicono che mi faranno sapere qualcosa entro un paio di settimane.
E vabbe', mi dico, questa e' un'associazione seria, li trovo efficienti,
non mi sembra la solita burocrazia!
Ehmmm.... arriviamo ai giorni nostri, e precisamente sabato 19 febbraio
2005: trovo nella cassetta delle lettere una busta proveniente
dall'Ufficio Pio. Oibo'! Che sia la volta buona? Ma no! Apro la lettera
e trovo scritto queste scarne righe che riporto testualmente:

* " Con riferimento alla sua istanza del mese di Gennaio, la informiamo
che la stessa e' stata oggetto di attento esame, ma non si sono
ravvisati i presupposti per la concessione del sussidio stesso.
Pertanto, seppur spiacenti, riteniamo superata l'istanza medesima.
Distinti saluti.
Ufficio Pio " *

Beh, devo dire che rimasi letteralmente di sasso.......

Potete leggere gli ulteriori sviluppi scorrendo nella pagina.... io
ripeto qua cio' che dissi a un mio amico quel giorno:

"Ma come? Sono disoccupato da 1 anno, non ho nessuna entrata a parte la
pensioncina da invalido di 240 euro al mese, il mio amico si sta
scervellando su come aiutarmi a pagare l'affitto e le bollette, sono
invalido audioleso al 75%, vivo con 50 euro alla settimana, e, secondo
loro, "NON HANNO RAVVISATO I PRESUPPOSTI PER LA CONCESSIONE DEL
SUSSIDIO"??????????????????
Ma che succede in questo mondo di folli? Devo forse vivere in mezzo a
una strada, dormire sotto un ponte, incatenarmi davanti al Comune,
minacciare di buttarmi da un tetto, per ottenere aiuto????????"

E il Centro per L'impiego, direte voi? Non sono iscritto alle liste
disabili? Giustissimo, ma evidentemente non c'e' molta richiesta di
lavoro in Torino, visto che nel periodo marzo 2004-dicembre 2004 ho
sostenuto solo un colloquio presso una ditta, a dicembre 2004, inviato
appunto dal centro per l'impiego, colloquio che si e' risolto in un
nulla di fatto ("le faremo sapere...".. ovviamente non ho saputo piu' un
tubo, che e' peraltro il metodo classico per dire "Ci spiace ma non ci
interessa"... vabbe', ma almeno dirlo no, eh?).
Ho sostenuto pero', nello stesso periodo, molti altri colloqui di
lavoro, ma tutti trovati da me scrutando ogni giorno le offerte di
lavoro su Internet e inviando curriculum vitae a raffica; molti colloqui
li ho sostenuti a Milano: a Torino sembra ci sia una certa depressione
economica, e si vede, oh se si vede....

Per il momento la mia storia e' ancora in divenire, e mentre termino di
scrivere queste righe e' una nevosa e fredda giornata di lunedi'.

Visti gli ultimi risultati, mi sono sfogato con dei miei amici su
internet, e hanno deciso di creare un gruppo di volontari per sostenermi
in tutti i modi.

Cosi' e' nato questo sito.

E cosi' ora sapete tutta la storia; scorrendo le pagine potrete trovare
altri simpatici dettagli, gli appelli scambiati nei forum su internet,
le e-mail ricevute o inviate, le copie delle lettere di negato sussidio
ricevute dai Servizi Sociali e dall'Ufficio Pio, e altre (si fa per
dire) divertenti amenita'.

Buon proseguimento di lettura e spero di non avervi tediato troppo!

Masssimo Mazza - Torino, 21 Febbraio 2005


Il mio Curriculum

*Dati anagrafici:*
Massimo Mazza, nato a Torino il 26/12/1961, ivi residente in Via
Camandona 18, celibe. In possesso di invalidita' civile in misura del
75%, non pregiudicante le mie capacita' lavorative. Sono regolarmente
iscritto nelle liste di collocamento obbligatorio per le categorie
protette (Centro per l'Impiego di Torino) ai sensi dell'art.7 della
legge 68/99.
*Studi:*
Diplomato Perito in Elettronica Industriale nel 1980 presso l'ITI
Sant'Ottavio,con la votazione di 60/60.
Militesente, ho frequentato il Politecnico di Torino, per il
conseguimento della laurea in ingegneria elettronica, per 8 anni, senza
terminare gli studi a causa di problemi familiari. Ho sostenuto con
successo 19 esami su 29, conseguendo una votazione media di 24/30.
Buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata, con
particolare riguardo al lato tecnico .
*Esperienze professionali:*
Ho acquisito, per interesse ed esperienza personale, una speciale
conoscenza nel campo informatico, risalente al 1979, anno in cui ho
presentato una tesina all'esame di maturita', vertente sui sistemi a
microprocessore della serie 8080.
Possiedo una ottima padronanza dei linguaggi C, C++, Java, Fortran ed
Assembler (per i sistemi 80x86), oltre al VisualBasic. Conosco
ottimamente i sistemi operativi WINDOWS 95/98, Windows NT Server 4.0
&Workstation 4.0 , e Windows 2000 Pro e Server,mentre possiedo una buona
conoscenza del sistema Unix (Specificatamente Linux e SCO OpenServer 5.x)
Affiancando la preparazione tecnica elettronica alle conoscenze
informatiche, sono stato in grado di sviluppare software per
applicazioni industriali.
A livello elettronico possiedo una ottima conoscenza dell'elettronica di
base ; possiedo una conoscenza generale nel settore delle comunicazioni
analogiche e digitali, grazie anche ai corsi frequentati al Politecnico;
ho sviluppato un'esperienza pratica nella progettazione di schede di
acquisizione dati , schede di interfaccia analogico/digitale, schede di
condizionamento segnali per apparati di misura industriali.
Nella mia attività come consulente, ho sviluppato una esperienza
specifica nella progettazione di sistemi di collaudo automatico su linee
di produzione, per il test di avvolgimenti elettrici (statori, motori,
bobine di elettrovalvole, ecc.).
Ho svolto anche attivita' di supervisione nella programmazione di PLC
(Hitachi, Siemens), nonche' nel cablaggio, e nella rifinitura delle
macchine, aiutando direttamente gli operai quando necessario.
Mi sono altresi' occupato di assemblaggio di PC, manutenzione tecnica di
PC, e tutto quel che concerne l'impiantistica nel campo dell'automazione
industriale.
Ho svolto pricipalmente attivitá lavorativa come libero professionista,
operante nel campo dell'elettronica industriale e nello sviluppo di
software grafico e tecnico/scientifico.
Conosco e utilizzo regolarmente numerosi ambienti di sviluppo, sia in
ambiente Windows che in ambiente Linux.
Possiedo una buona conoscenza di base sulle reti locali ,sulle
comunicazioni telematiche e le problematiche di gestione e sicurezza del
protocollo di rete TCP/IP a livello approfondito.
Ho personalmente installato reti locali presso varie sedi, incluso il
Politecnico di Torino (Dip. di Elettronica) e la sede dei Diplomi
# Universitari di Aosta dello stesso, occupandomi di problematiche come: -
Installazione e configurazione di server Windows NT 4.0
# - Installazione di server di posta elettronica basati su Microsoft
Exchange 5.x.
Per motivi professionali utilizzo intensivamente i collegamenti
telematici sulla rete Internet, di cui sono utente regolare e di cui mi
occupo di consulenza a vari livelli.
Mi mantengo aggiornato sugli sviluppi del mercato elettronico e
informatico, per poter meglio svolgere la mia opera di consulente e
programmatore.
Ho poi abbandonato l'attivita' di libero professionista, e dal mese di
luglio 1998 sono stato assunto alle dipendenze di una primaria ditta che
si occupa della fabbricazione dei controlli di saldatura (e anche delle
saldatrici stesse) avente come cliente preferenziale una primaria ditta
di costruzioni automobilistiche tedesca. Successivamente ho svolto la
mansione di sviluppatore software, occupandomi della gestione di un
sistema centralizzato per il monitoraggio e il controllo remoto delle
stazioni di saldatura presenti nella catena di assemblaggio scocche;
inoltre ho collaborato all'evoluzione del firmware dei controlli di
saldatura stessi, basati sulla famiglia dei microprocessori Motorola
68XXXX.
Successivamente, nel mese di marzo 2000 ho accettato una proposta di
assunzione da una primaria ditta di software solutions provider, allo
scopo di migliorare la mia posizione, ma purtroppo mi trovavo
insoddisfatto, in quanto le mie conoscenze nel campo sistemistico, di
networking, della grafica e della programmazione avanzata C/C++ sono
estremamente sotto-utilizzate; da codesta ditta mi sono licenziato per I
motivi appena menzionati.
Ho infine lavorato per una filiale italiana di una primaria ditta
statunitense di software matematico ma, avendo solo un contratto a
termine, attualmente mi trovo alla ricerca di un lavoro, essendo
terminato il periodo di assunzione. Sto cercando una ditta che sappia
valorizzare le mie capacita' in maniera adeguata; ricerco un ambiente
lavorativo che sappia stimolarmi nella ricerca e nello sviluppo di
soluzioni a problematiche di vario tipo.
Nel contempo ho comunque appreso le tecnologie per la creazione di Web
Servers, utilizzando Visual Interdev 6.0 e altri toolkit; attualmente
padroneggio HTML/DHTML,XML, ASP (incluse le varie tecnologie e oggetti
correlati, tipo ADO, ADODB, ecc.), Javascript, Vbscript, Java, Phyton,
PHP, e SQL.
Per quest'ultimo conosco e utilizzo Microsoft SQL Server 2000 e MySQL
(per sistemi Linux).
Conosco altresi' i sistemi web server IIS (Internet Information Server
di Microsoft) e Apache (Linux).

Complessivamente, compendio una vasta panoramica di settori in cui posso
essere impiegato: dallo sviluppo software alla manutenzione di sistemi
server, alla gestione e manutenzione delle reti, alla manutenzione e
progettazione in ambito di automazione industriale,
all'implementazione/gestione/mautenzione di siti e server web, al
Project Coordination/Management, contando anche le mie vaste conoscenze
ed esperienze sul campo in campo elettronico.
In virtu' di interessi personali, possiedo anche una ottima conoscenza
del sistema audio MIDI, sia a livello hw che software, essendo un
musicista semi-professionista. Infatti il mio principale interesse
extra-professionale e' come musicista, essendo un buon suonatore di
chitarra e banjo, e suono principalmente musica statunitense, ovvero
blues, jazz e country, musica che ho studiato anche dal punto di vista
antropo-sociologico.
Nota: il seguente curriculum contiene informazioni autorizzate al
trattamento dati, Legge 675.96

*Contatti:*
Massimo Mazza - Via Camandona 18 - 10143 - Torino - Italy
Telefoni: +39 - 011 - 74 86 83 (casa) 349 - 35 15 758 (cellulare)
E-mail: mmazza@inrete.it


*Scarica il mio CV in formato Word* <./curriculum2004a_w97.doc>


I MIEI FUNERALI NELLA SOCIETÀ


L'Archivio


Questa sezione contiene varie cose: i miei appelli nei forum che
frequento abitualmente, le risposte giuntemi nei forum stessi,
e-mail di solidarieta' ricevute, ed eventuali links agli
originali dei vari documenti (cartacei) spediti e/o ricevuti.

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AIUTO!
February 14 2005 at 6:32 AM banjoman (Login unclebanjoman)
ehm...uhm bohhhh non so da dove cominciare....dunque,
nel mese di Ottobre 2004 Stefania Miretti mi aveva pubblicato questa mia
lettera su La Stampa (ve la riporto integralmente)...
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Lettore di questa rubrica fin dalla sua nascita; ho partecipato anche a
una bella cena tempo fa; provo a inviare una richiesta di aiuto. Sono
disperato. Invalido civile (sono audioleso), nuovamente disoccupato da
aprile 2004, non riesco a trovare nessun tipo di lavoro, la risposta
che, anche sottintesa, mi sento dire, e' che sono troppo "vecchio" (ho
solo 42 anni, ne compio 43 il 26 dicembre)! Sono esperto programmatore,
sistemista, progettista elettronico, ho provato anche a propormi come
magazziniere od operaio, fino ad ora nulla... sopravvivo grazie alla
carita' cristiana di un un mio caro (e VERO) amico, che mi aiuta con le
bollette, l'affitto e la spesa quotidiana. Mi rivolgo a voi sperando che
qualche anima buona mi dia qualche aiuto. Per il mangiare gia' (anche se
vergognoso), mi sono dovuto abituare a ritirare un pacco viveri ogni
settimana dalla S.Vincenzo....so che magari e' una richiesta
inopportuna, dato che molti versano le medesime difficolta', ma a volte
mi chiedo: un uomo, a 42 anni, e gia' da buttare via? Perche' molti
annunci richiedono espressamente "eta' massima 35 anni?". Mi accontento
anche di consigli o suggerimenti. Un saluto a tutti da uno che
inizialmente partecipava con entusiasmo alla rubrica, ma che ultimamente
sta cadendo un po' in depressione...
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Beh, che dire? La lettera era stata pubblicata ad ottobre, mi giunsero
2/3 offerte poi tradottesi in un nulla di fatto.....
Ora purtroppo la situazione e' identica, per non dire peggio....
se e' vero, come all'epoca mi rispose la Miretti "che non siamo un
ufficio di collocamento, ma una comunita', quello si' ", allora io
adesso riprovo a fare il medesimo appello qui: per l'amor di Dio, datemi
un lavoro, qualsiasi, mi adatto a tutto, o impazzisco.... anche il mio
amico di cui sopra non sa + che pesci pigliare ed e' afflitto nel
vedermi cosi'.... perche' non ha + soldi nemmeno lui! Non puo' + pagarmi
nulla! Mi vergogno a morte nello scrivere queste righe, ma dovevo farlo,
oramai qua sto affondando.... se qualcuno mi aiuta a trovare un lavoro
qualsiasi..... Per il resto se me la sento (e se avro' qualche
soldino)... spero di incontrarvi giovedi' 17... un abbraccione a Claudia61
Ciauz
Massimo
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Turi
(Login CompareTuridduSciasciammocca)
Re: AIUTO! February 15 2005, 11:32 PM
E' difficile risponderti Banjo.
Soprattutto perchè quello di cui hai meno bisogno sono le parole.
Ma quella casellina senza una risposta al tuo appello poteva essere
scambiata per disinteresse, e questo non è. Credo sia, invece, il
semplice imbarazzo di chi vorrebbe avere qui la soluzione ai tuoi
problemi; di chi, come me, viene a trovarsi nella condizione di
privilegiato semplicemente perchè ha un lavoro. Ed è una cosa pazzesca.
Per quanto mi riguarda posso solo dirti che qualunque cosa capiti a tiro
te la dirò. Stai pur certo che vale per chiunque si sia trovato a
leggere le tue righe.
Ne sono sicuro.
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AIUTO - parte 2 February 19 2005, 10:50 PM
Ebbene, vi riscrivo per tenervi informati....
Dunque, giovedi' 17 e' stato un bell'incontro, e molte persone mi hanno
promesso il loro aiuto, dunque speriamo bene...
Nel frattempo stamattina mi e' arrivata una notizia che mi ha
letteralmente fatto rotolare le palle sul pavimento.....
Dovete sapere che circa tempo fa, in risposta al mio vecchio appello che
la Miretti aveva pubblicato, mi aveva contattato una gentile persona
dell' Ufficio Pio S. Paolo, che e' un ente benefico che si occupa di
assistere economicamente le persone in difficolta'; ebbene, mi
consiglio' di fare richiesta di assistenza presso di loro.
Perdendo svariate ore, lo feci circa tre settimane fa; sostanzialmente
avrebbero dovuto aiutarmi a pagare l'affitto, le spese di casa e le
bollette, tutto bene quindi, almeno cosi' potevo concentrarmi con +
serenita' nella ricerca di un lavoro.
Ebbene, stamattina trovo nella mia buca delle lettere una lettera
proveniente proprio dall'Ufficio Pio; sara' che io per certe cose ho un
sesto senso, ma chissa' come mai, mi immaginavo notizie non belle.
Vi riporto testualmente il contenuto della lettera:

*"Con riferimento alla sua istanza del mese di Gennaio, la informiamo
che la stessa e' stata oggetto di attento esame, ma non si sono
ravvisati i presupposti per la concessione del sussidio stesso.
Pertanto, seppur spiacenti, riteniamo superata l'istanza medesima.
Distinti saluti.
Ufficio Pio "*

Che dire? Al mio amico, quello che appunto mi aiuta e sostiene, gli sono
prima cadute le palle, e poi ha iniziato ad arrabbiarsi.
Ma come? Sono disoccupato da 1 anno, non ho nessuna entrata a parte la
pensioncina da invalido di 240 euro al mese, il mio amico si sta
scervellando su come aiutarmi a pagare l'affitto e le bollette, sono
invalido audioleso al 75%, vivo con 50 euro alla settimana, e, secondo
loro, "NON HANNO RAVVISATO I PRESUPPOSTI PER LA CONCESSIONE DEL
SUSSIDIO"??????????????????
Ma che succede in questo mondo di folli? Devo forse vivere in mezzo a
una strada, dormire sotto un ponte, incatenarmi davanti al Comune,
minacciare di buttarmi da un tetto, per ottenere aiuto????????
A partire da questo mese l'affitto non sara' piu' pagato, il mio amico
non ce la fa piu', quindi oramai mi aspetto il peggio. Se a voi viene in
mente qualcosa, ditemelo, qua sono proprio alla frutta mi sa.
Se per caso decideste di allertare la Miretti, o comunque inviare
segnalazioni del mio stato di necessita' a giornali od enti, vi
autorizzo a copiare e incollare questi miei scritti. Fate pure, fate
tutto quello che potete, perche' qua la situazione sta rasentando la
demenza pura secondo me.... no?
In attesa di vostri commenti, vi saluto tutti calorosamente.
Ciauuuuuuuuu
Massimo

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Il giorno dopo, un mio amico mi ha inviato la seguente e-mail:


From: xxxxxxxxx
Date: 20/2/2005 4:57 PM
To: Massimo Mazza
Subject: letto AIUTO 2

caro massimo,
ho letto soltanto ora, sul forum, la seconda parte di "aiuto". ho letto
la risposta di questi stronzi dell'associazione.
bene: il mio consiglio è scrivere (o andare di persona) chiedendo
chiarimenti sulla motivazione per cui la tua istanza dovrebbe ritenersi
superata.
come vedi non hanno scritto nulla per argomentare tale sentenza
(evidentemente sanno di non essere a posto).
secondo me, è giusto da parte tua pretendere quindi una spiegazione
scritta di questa loro astensione al sussidio; precisandogli bene che -
nel caso in cui tale motivazione non dovesse avere motivi da te ritenuti
più che validi - sarà tua cura informarti per vie legali e far uscire il
caso allo scoperto sui media: radio, giornali e televisone.
secondo me, se sei convincente non possono non farsela sotto: sanno di
avere torto...e queste finte associazioni vivono di immagine... operare
in questo senso significa distruggere la loro immagine... ci penseranno
bene...
naturalmente, hai tutta la mia disponibilità per tirare giù la lettera o
andare di persona a parlarne.
fammi sapere
un saluto
xxxxxxx

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**RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:**

Mi chiamo Giancarlo e sono di Parma. Ho letto con sofferenza quello che
hai scritto nella tua pagina web perchè nella tua disperazione mi sono
trovato pure io. Sono invalido civile al 50% pure io per sordità ed
ipertensione, porto apparecchi acustici. A dire il vero io ho avuto il
posto di lavoro dall'Ufficio Impiego Protetto ma dopo pochi mesi di
lavoro il nuovo dirigente mi ha cambiato mansione e nonostante le
direttive del Medico Competente mi faceva fare lavori a me non consoni.
Dopo un anno di una vita infernale subendo umiliazioni fatiche
inverosimili per il mio apparato cardiaco sono stao ricoverata per
angina. Per non dilungarmi troppo ho denunciato la cosa ai Sindacati,
All'Ausl, all'Inail che usavo macchinari non conformi agli stand di
sicurezza ma dico nessuno che mi abbia aiutato. Anzi ero un
rompicoglioni a pretendere un minimo di legalità in ambito lavorativo.
Non parliamo poi dei colleghi che pur di leccare il padrone mi
trattavano da pezza da piedi pure loro. Questa trattamento come ben
saprai si chiama Mobbing. Io dovevo licenziarmi perchè non riuscivo a
tenere il ritmo di lavoro di ragazzotti di 30 anni. Io ha 56 anni ed in
più non ho mai fatto l'operaio in strutture dove è essenziale la forza
muscolare. Lavoravo in un prosciuttificio ed a mano dovevo impilare sui
pallet cartoni con dentro 4 prusciutti dal peso complessivo di 35 kg: e
senza ausilio di macchinari, imposti per legge, perchè la ditta voleva
risparmiare i soldi di aggiustatura del macchinario. Sono andato in
depressione e già da 2 anni sono in cura presso la Clinica Psichiatrica
di Parma con Depressione Grave e l'assunzione giornaliera di farmaci.
Solo farmaci perchè la psicoterapia non viena passata dal servizipo
sanitario. La dovrei pagare. Io quando ho visto come si mettvano le cose
3 anni fa ho iniziato, tramite internet a capire come potevo difendermi
ed ho letto e studiato come preparare memoriali in cui dettagliatamente
e circostanziato mi venivano fatti questi abusi. acquisendo prove,
segnado testimoni presenti ai fatti vezzatori e così via. Praticamnte il
medico mi dava dei gran giorni di malattia per disturbi cardiaci e
sindromi depressive. Tutto archiviato e fotocopiato per poter avere un
giorno dei riscontri a quello che dico. Io non riuscivo più nemmeno ad
andare al lavoro perchè avevo attacchi di panico appena percorrevo la
strada comunale che portava al prosciuttificio. Portavo a casa la mia
disperazione contagiando i miei famigliari. Finito i 6 mesi di malattia
ho chiesto la malattia professionale all'inail ed ho dato le dimissioni
per giusta causa. Non sarei mai poturo ritornare in quel posto di lavoro
stavo troppo male. La ditta ha rigettato tutte le accuse di mobbing che
io gli ho prospettato, non mi ha pagato l'aspettativa ed in più mi ha
trattenuto una somma come mora per non aver fatto appunto i giorni
d'aspettativa. I sindacati mi sembrava avessero avuto dei poteri per
poter esercitare una pressione ma purtroppo i sindacati non hanno nessun
potere nei congìfronti delle Ditte. Credimi i sindacati non hanno nessun
potere, specialmente quando chi si lamenta è una sola persona. Se volevo
continuare la lotta avrei dovuto pagare un loro avvocato. Allora me ne
sono scelto uno io di mia fiducia ed abbiamo chiamato la Ditta in sede
di conciliazione davanti all'ispettorato del lavoro ma pure questa
strada non porta mai a nulla perchè pure loro non hanno poteri. Credimi,
non hanno poteri. La ditta ha rigettato qualsiasi conciliazione ed
"aspetta fiduciosa una chiamata in giudizio davanti al giudice". Insomma
bisogna fare causa. In fondo questa è l'unica strada che posso
percorrere per ottenere giustizia. Loro confidano sulla possibilità che
io non voglia sotenere una causa in cui ci possa essere la possibiltà
che io ci rimetta un sacco di soldi e sono forti di questo ed io,
invece,sono combattuto nella scelta se continuare in qualcosa che credo
(perchè credo ancora che con la documentazione che ho raccolto ed i
referti medici qualunque persona di buon senso non mi possa dar ragione)
oppure lasciare perdere e dare un'altra volta ancora vittoria ai potenti
e prepotenti. Unica cosa positiva in questa tribolata storia è quella
che con l'aggravavamento del mio stato di salute ho fatto domanda
dell'assegno ordinario d'invalidita INPS (non centra nulla con la
pensione d'invalidità civile come hai tu) ed al ricorso mi è stato
concesso questo assegno che viene calcolato nell'intera vita
contributiva da me versata (36 anni) e la cifra è di 750 euro al mese.
Scusa la lunga lettera ma questo è stato il mio sfogo e ti capisco
benissimo quando lotti contro un muro di gomma per poter aver un minimo
di giustizia sociale. Purtroppo ognuno pensa a se stesso e chi capisce a
fondo queste cose. di solito, non sempre, sono chi è interessato in
prima persona. Cordiali saluti Pagliari Giancarlo
(Lettera ricevuta il 23/02/2005)

Hanger Freisen wrote: > Max Mazza wrote in news:yQCSd.45332$QG6.811407 >
@twister2.libero.it: > > >> scusate se mi intrometto... > > > > si
figuri buon uomo > >> http://banjoman.altervista.org >> Leggete e poi
ditemi la vostra.... > > > > Che hai avuto piu' fiducia verso le
istituzione piuttosto che su di te. > > Le istituzioni, onlus e quanto
altro sono fatte apposta solo per spremere e per ricavare finanziamenti
con meno costi possibili non importandosene per nulla di casi "pietosi",
come di norma li citano, se non influenti per motivi sempre di interesse
o politici. > > E a 40 anni non hai ancora capito cio'? Oppure,
franchezza per franchezza, stai cercando di marciarci sopra? > Ho
cominciato a capirlo in questo ultimo anno.... cmq meglio tardi che mai!
Infatti sono d'accordo con te, su quanto hai scritto prima. Io mi reputo
ancora fortunato, perche' si stanno aprendo degli spiragli (sostengo un
sacco di colloqui), ma ho dovuto arrangiarmi da solo. Ne ho giusto uno
domani e un altro la prox settimana. > Stante quanto sopra, ancor piu'
se ad esempio si e' su una carrozzella o in situazioni gravi, bisogna
solo far forza su s'e' stessi e, nei casi piu' disperati, sugli amici
tralasciando ogni forma di commiserazione o di auto commiserazione,
perche' inutile, a punto di saper controllare il cinismo e essere decisi
sul da farsi. Il resto sono solo fronzoli non utili al fine. > Hai
ragione, ma non tutti sono capaci a farlo, e specialmente quelli che
soffrono di depressione grave... io ne ho conosciuti alcuni e ti posso
assicurare che non e' un problema banale per loro il "fasi forza su se
stessi". Cmq e' un discorso complicato e lungo, e qua rischiamo di
andare off topic :) > Quale fine? Le balle sono poche, raggiungere con
qualsiasi modo e mezzo i diversi obbiettivi nei tempi prefissati cui
superare innanzi tutto l'aspetto economico e quelli poi a seguire in
modo tale di vivere e non piu' sopravvivere, perche' il sopravvivere
comporta in questo sistema la perdita della dignita' e del rispetto per
quanto ne dicano i "moralisti" di turno. > > Da parte mia, se fossi
anche in carrozzella, sicuramente preferirei un giorno da leoni che una
vita da .....ni. > > Ciao Ti do' ragione in tutto, ma, pensa a chi
invece non sa come muoversi per ottenere cio' che gli spetta... conosco
diversi invalidi che realmente vogliono lavorare, ma non trovano nessuno
disposto ad aiutarli.. Io purtroppo penso prima a me stesso, infatti i
miei obiettivi sono esattamente quelli detti da te; poi, eventualmente,
quando avro raggiunto stabilita' e sicurezza economica, aiutero' chi
potro'. Cmq ti ringrazio per il tuo intervento, mi ha fatto piacere
leggerti. :) ciauuuu


Max Mazza wrote in news:0aXSd.46881$QG6.839285@twister2.libero.it: >> Ti
do' ragione in tutto, ma, pensa a chi invece non sa come muoversi >> per
>> ottenere cio' che gli spetta... conosco diversi invalidi che >>
realmente vogliono lavorare, ma non trovano nessuno disposto ad >>
aiutarli.. >> Che sia complesso questo non lo metto in dubbio, anzi. Il
problema comunque sta anche in altro. Bisogna essere sinceri e fare
un'atoanalisi obbiettiva. Gli italiani di norma sono patofolai
individualisti dove vociano da una parte mentre poi nei fatti lasciano a
desiderare se non svincolandosi a mo di "armiamoci e partite",
diversamente da altri ... vedasi ad esempio i francesi, ma anche altri,
dove in sintesi quando protestano, protestano sul serio anche nei fatti.
E questo, in generale, e' persistente anche nelle comunita' degli
invalidi che in italia quanto meno, a dir poco, il loro status vivendi
e' quanto meno assurdo e sicuraemnte vergognoso per uno stato che si
propaganda "civile". Comunque e' peculiare, prendendo sempre esempio gli
invalidi, visibile e palpabile della di loro remissione al "fato" tanto
al punto di rendersi invisibili agli occhi del mondo, e questo e'
sicuramente un male se non, sotto alcuni aspetti e agli occhi di tanti,
ipocrita. Bisogna uscire, essere presenti, attivi ... e perche' no!
Quando c'e' da dire e fare bisogna che sia! Amen ... ciao

"Hanger Freisen" ha scritto nel messaggio
news:Xns9605B3ACB8AAFhf@192.168.0.160... >> >> Le istituzioni, onlus e
quanto altro sono fatte apposta solo per spremere >> e per ricavare
finanziamenti con meno costi possibili non importandosene >> per nulla
di casi "pietosi", come di norma li citano, se non influenti >> per
motivi sempre di interesse o politici. Sarebbe opportuno non
generalizzare.. anche perche', con tutto i rispetto (e in bocca al lupo)
per Massimo, bisognerebbe vedere cosa c'e', in realta', dietro a quella
decisione.. Leggo ora la mail (del 20 febbraio) del suo amico Luca,
diciamo che sono d'accordo su quel punto di vista, devo pero' dire,
sinceramente, che le (seppur poche) onlus che conosco io, trattano con
persone non-autosufficenti o gia' sotto un ponte.. ma il mazzo se lo
fanno, anche perche' il numero di tali individui non e' propriamente
"piccolo".. Si potrebbe obiettare che "prevenire e' meglio che curare"..
ma non e' cosi' semplice..

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Le ultime novità dal fronte dei servizi socio-assistenziali


Questa e' una lettera che e' stata scritta dal mio amico che mi
sta aiutando fino allo stremo delle sue forze; leggete, leggete...

Torino, 1 Febbraio 2005

Ai Servizi Sociali della Città Di Torino
Via Le Chiuse 66 Torino
E per conoscenza:
All'Ufficio Pio della Compagnia di S. Paolo
Via S.Anselmo 18 Torino

DICHIARAZIONE

Io sottoscritto Paolo BASAGLIA, nato a Sanremo (IM) il 17/04/1965 e
residente a Torino in corso Racconigi 138, dichiaro spontaneneamente
quanto segue:
In virtù della lunga amicizia che mi lega al signor Massimo MAZZA, nato
a Torino il 26-12-1961, attualmente residente in via Camandona 18 a
Torino, decisi spontaneamente di aiutarlo quando, alcuni anni fa, in
seguito a gravi vicissitudini familiari, ebbe gravi problemi di salute
con serie ripercussioni anche sulla sua attivita' lavorativa.
Mi assunsi pertanto l'onere di amministrargli le sue risorse economiche,
nonche'? dargli anche un supporto morale e di conforto.
Tengo a precisare che il sig. Massimo Mazza e' invalido civile con
percentuale riconosciuta del 75%.
Da un paio d'anni circa, il sig. Massimo MAZZA, e' ritornato in perfetta
salute ma, malgrado risulti iscritto alle liste delle categorie protette
presso il Centro per L'impiego di Torino di via Bologna (a partire
dall'anno 2002), a tutt'oggi non ha ancora trovato una collocazione
lavorativa.
Il sig. Massimo MAZZA ha sostenuto numerossimi colloqui pro-assunzione,
tutti trovati da lui personalmente tramite consultazione via Internet
delle numerose offerte di lavoro, si e' addirittura proposto a ditte di
Milano (ove ha sostenuto molti colloqui) e addirittura a Reggio Emilia,
ma fino ad ora senza esito.
In questi ultimi due anni ho provveduto io al suo sostentamento
economico, dapprima amministrando parcamente e saggiamente la sua
liquidazione residua dell'ultima attivita' lavorativa, e successivamente
espondendomi in prima persona, pagandogli io affitto, bollette e
provvedendo alle sue necessita' alimentari.
Il sig. Massimo MAZZA risulta attualmente percepire solamente una
pensione INPS relativamente al suo stato disoccupazionale e alla sua
invalida', nella misura di circa 240 Euro mensili; tale pensione gli
venne bloccata per piu' di 1 anno a causa di errate comunicazioni
intercorse tra il centro per L'impiego di Torino e l'INPS.
Dopo varie comunicazioni e pressioni esercitate presso la sede INPS di
Torino, sono riuscito a sbloccare la situazione, e quindi gli venne
riconosciuto il diritto di ottenere gli arretrati, che gli vennero
regolarmente accreditati su un conto postale.
Tale conto postale e' co-intestato a Massimo MAZZA e a me stesso (Paolo
BASAGLIA); di fatto io sono stata l'unica persona che ha posseduto il
libretto postale, e ho quindi provveduto immediatamente, una volta
accreditati gli arretrati che spettavano al sig. Massimo MAZZA, a
saldargli le spettanze piu' urgenti, oltre che a utilizzarli anche per
ripianare anche (sia pure in misura irrisoria rispetto ai miei passati
eborsi per il sig. Massimo MAZZA) la mia situazione economica, dato che
i ripetuti interventi economici mensili per aiutare il sig. Massimo
MAZZA, comportavano esborsi per me non indifferenti (praticamente gli
pagavo TUTTO, dall'affitto, al riscaldamento, alle bollette
luce/elettricita'/telefono agli alimentari).
Cio' e' anche desumibile per esempio, dalle ricevute bancarie che posso
esibire, che dimostrano che il pagamento al proprietario dell'alloggio
di cui il sig. Massimo MAZZA e' affittuario, sono stati effettuati da me
medesimo.
Posso inoltre esibire numerose persone che possono testimoniare
relativamente alla critica situazione di indigenza economica del sig.
Massimo MAZZA, nonche' sul mio indefesso aiuto.
Purtroppo attualmente non sono piu' in grado di aiutare ulteriormente il
sig. Massimo MAZZA: ho avviato da poco un'attivita' commerciale in
proprio e quindi ho difficolta' economiche io stesso, stante appunto il
recente avvio dell'attivita' stessa (iniziata nel novembre 2004);
inoltre per circa due anni, ho dovuto effettuare un intervento di
sostegno economico a favore del sig. Massimo MAZZA non indifferente,
nella speranza (sia mia che sua) che trovasse presto un lavoro adeguate
alle sue (per altro eccellenti) capacita' professionali, cosa che
purtroppo non si e' ancora verificata, con mio (e suo) grande stupore e
delusione.
A tutt'oggi sono ancora riuscito a saldargli l'affitto del mese di
Gennaio 2005; per quanto concerne le rate del riscaldamento, il sig.
Massimo MAZZA e' gia' in arretrato di almeno 4 mensilita', mentre
risultano essere già 4 le bollette in scadenza da tempo che io non sono
stato piu' in grado di saldargli.
A partire dal mese di Febbraio 2005, non sarò più in grado di pagargli
l'affitto. Il suo conto postale è ridotto a zero (cosa facilmente
verificabile).
Confido quindi solo in un aiuto estremo da parte delle organizzazioni
preposte (Ufficio Pio della Compagnia S.Paolo, Servizi Sociali della
Citta' di Torino) onde evitare al sig. Massimo MAZZA il definitivo
tracollo.
Rilascio questa dichiarazione di mia spontanea volontà, e resto a
disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento.

Per eventuali contatti immediati, fornisco i numeri telefonici e il mio
indirizzo di posta elettronica:
Numero telefonico di casa: 011 38 54 677
Numero di cellulare: 348 26 88 414
Indirizzo di posta elettronica: basaglia@inrete.it.
Cordiali saluti.

In fede: Paolo BASAGLIA


Le ultime novità riguardo la mia ricerca di lavoro e tutto il resto...


E la mia ricerca lavoro, direte voi? Giustissimo! Infatti mica
me ne sto con le mani in mano, eheh... qua riporto solo
l'andamento dei miei ultimi colloqui sostenuti (ovviamente si
spera sempre che a furia di sostenere colloqui, prima o poi
verro' assunto, no?).


*Torino, 15/08/2005*
Beh, e' la notte tra il 14 e il 15 agosto.... sono le 4.35 e mi e'
venuta voglia di scrivere un po'..

Niente di nuovo sul fronte del lavoro (ovvio, siamo in agosto), io
invece ho riflettuto e sto riflettendo molto...
Intanto sto raggiungendo la conclusione che qui nessuno mi puo' aiutare.
Lavoro non ne trovo. Servizi sociali praticamente inesistenti. Anzi no.
Poche settimane fa mi arriva una raccomandata dei servizi sociali:
l'assistente sociale vuole fare una perlustrazione in casa mia.
Eh? Le telefono un po' perplesso e lei candidamente mi dice che, avendo
ricevuto una lettera dall'amministratore del mio condominio (su
sollecito di alcuni condomini falsi farisei), deve verificare perche'
ogni tanto si sente "puzza". Beh, ovvio, io ho 3 gatti, normale che la
lettiera ogni tanto puzzi... Alla fine mi sono incavolato, e le ho detto
chiaro e tondo che se la loro assistenza si riduce ad eseguire ste
menate, io andavo alla Stampa e raccontavo tutto.

Poi ancora incavolato, telefono all'amministratore e gli chiedo: "Cosa
e' questa storia che avete mandato una lettera ai servizi sociali ecc
ecc...? Io cerco di trovarmi un lavoro, di non dare fastidio a nessuno,
sono pure invalido, e voi mi mettete pure i bastoni tra le ruote?"
Amministratore: "Eh, ma gli inquilini si lamentano...."
Io: "Gli inquilini sono teste di cane! Invece di rompere le balle a lei,
potevano prima chiedere a me! E non mi vengano a dire che io, non
sentendo il campanello poiche' sono mezzo sordo, non sanno come
avvisarmi! Basta mettere un bigliettino nella buca delle lettere o
appiccicare un fogliettino sulla mia porta! Mica mangio nessuno io! Se
continuate cosi' vi faccio pubblicare sulla Stampa e' chiaro?!?!?!"

Alla fine ho sistemato tutti, ma non e' ammissibile un tale
comportamento! Ma come? Uno e' in necessita', gli inquilini lo sanno, e
fanno un esposto contro di me perche' sentono le puzzette dei gatti? Ma
stiamo scherzando?

Ah a proposito: sono 4 mesi che non pago l'affitto. Case popolari,
direte voi? Si certo, sono 2 anni che faccio domanda. Devono ancora
fabbricarle. E poi comunque, case popolari o no, io voglio un lavoro, un
uomo senza lavoro si sente un fallito.Sono 15 mesi che sostengo colloqui
su colloqui, senza esito. Siccome io sono di origine calabrese (per
parte di padre) e poiche' qua in Piemonte non ho piu' nessun parente per
parte di madre (lei era piemontese purosangue), credo me ne tornero' da
dove era arrivato mio padre nel lontano 1941: la Calabria.
Oh certo, so che nemmeno li' si naviga nell'oro, ma almeno potro' fare
anche lavori umili senza sentirmi dire tutte le cazzate che mi sono
sentito dire in questi mesi...

Per il resto, vi raccomando caldamente di diffondere il piu' possibile
questo sito. Io non chiedo Elemosine. CHiedo solo di poter lavorare,
anche come operaio, magazziniere, fate voi, ma non posso rimanere
cosi'!!!! (Scusatemi lo sfogo)

*Torino, 09/08/2005*
E rieccomi qua.... *scusate la mia lunga assenza*, ma purtroppo ho avuto
cose belle e brutte in tutti questi mesi...problemi di salute e anche un
po' di depressione.
Intanto per quanto riguarda la famosa lettera dell'Ufficio Pio, mi hanno
risposto dicendomi che erano disposti a riesaminare il mio caso, ma io
nel frattempo ero gia' passato oltre, continuando per conto mio la
ricerca di lavoro.
Una piccola nota positiva e' stata che sono stato chiamato, dal 12
maggio al 12 giugno come professore supplente alll'Istituto Tecnico
Pininfarina, come prof supplente di laboratorio di Elettronica.
Esperienza divertente ed appagante, anche se durata poco, poiche' ero
con una classe 5a che poi doveva sostenere l'esame di maturita' e cmq
l'anno scolastico terminava.... comunque un po' di soldini, meglio che
niente.
Per il resto in questi mesi sono stato spesso a Milano a sostenere
diversi colloqui, ma purtroppo nulla di fatto.
Nel frattempo mi sono messo in contatto con un *interessantissimo sito
dedicato ai lavoratori over-40*, che vi raccomando caldamente:

*


http://www.lavoro-over40.it

*



Tale sito spiega chiaramente le difficolta' che incontra un lavoratore
disoccupato tra i 40 e i 50 anni e da' moltissimi consigli e
suggerimenti. Grazie a loro sono riuscito a partecipare a un bando per i
Cantieri di Lavoro del comune di Torino. Vi risparmio i dettagli per
ottenere la certifazione ISEE necessaria per allegarla alla documentazione.

Volete sapere come e' finita? Beh, poche settimane dopo aver presentato
la domanda mi hanno telefonato.
Ottimo, dico io! E mi presento il giorno prefissato. Sostanzialmente
cercavano persone in grado di utilizzare il PC con conoscenze di Word ed
Excel. Ci ritroviamo una 30ina di persone in un'aula; una gentile
signora ci illustra tutto e spiega che (era un venerdi') entro il
lunedi' successivo 25 persone sarebbero state assunte presso la
prefettura o presso i Vigili Urbani come addetti al PC. Dopo un po' di
indagini scopro che si trattava semplicemente di un impiego come
data-entry, ovvero si trattava di memorizzare su PC ptratiche, verbali,
multe ecc... Niente di strano, a me andava benissimo, e inoltre a
sentire i commenti delle persone assieme a me, capii che erano tutti con
una conoscenza minima del PC, pero' a me come impiego andava benone...
rilassante e senza impegni no?

Alla fine viene il mio turno.... ahi ahi si comincia male poiche'
l'esaminatore (uno della prefettura, iper-abbronzato e lampadato) mi fa:
"Ci parli del suo CV". Eh? Ma i CV non avrebbero dovuti esaminarli
prima? Vabbeh, gli faccio il mio discorsetto e dopo 10 minuti mi
congedano. Stranamente il mio sesto senso mi dice allarme. E infatti....

Aspetta aspetta.... finalmente dopo 2 ore esce fuori la segretaria e
annuncia chi e' stato accettato e chi no....
Lei si.... Lei si... Poi fissa me e fa: *"No, lei no, mi spiace"*.......

Mi sono sentito sbiancare, infatti anche una ragazza se ne accorse...Poi
aspetto che la segretaria termini l'appello, quindi mi avvicino e
gentilmente le chiedo le motivazioni della mia esclusione; lei
gentilissima mi dice che non dipende da lei (ovvio, dipendeva dal quel
coglione abbronzato e lampadato della prefettura e dall'addetto ai
vigili urbani).

Mi dice cmq di non abbattermi poiche' a settembre ci sara' una nuova
selezione e un nuovo appello... Ora fate voi: sono 4 mesi che non pago
l'affitto, non so se la mia padrona di casa capira' tutte queste
argomentazioni e menate ma io ora mi chiedo: era un bando per cantieri
di lavoro riservato a disoccupati diplomari o laureati. OK. Io sono
disoccupato da 15 mesi, invalido al 75%, e di sottinteso mi devo ancora
sentire dire che */"sono troppo qualificato professionalmente?"/*.
Credo che raccontero' tutto questo alla Stampa. Comunque quel giorno me
ne ritornai a casa deluso e mortificato. Letteralmente con la coda tra
le gambe.
Rimasi 2 giorni a chiedermi se avevo sbagliato qualcosa e cosa.
Questo accadeva 1 mese fa. Ora siamo in agosto, a settembre ricomincero'
la caccia al lavoro. Pero' ragazzi, mi sento triste, molto triste.....

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*Torino, 19/02/2005*
Allora, nell'anno di grazia 2005, ho sostenuto due colloqui presso due
agenzie interinali di MILANO (a Torino non si muove una foglia...), e
precisamente il giorno venerdi' 18 febbraio 2005 (recentissimi quindi).
Sono andati tutti e due bene, presumo di aver fatto una buona impressione.

*Torino, 21/02/2005*
Uhm, ho ricevuto una telefonata da una delle agenzie di Milano presso
cui avevo fatto il colloquio venerdi' 19. Mi comunicano che dovro' fare
un colloquio presso la ditta (cercano un progettista/programmatore
firmware con esperienza), dato che gli interesso come figura professionale.
Mi ritelefoneranno per comunicarmi il giorno esatto del secondo colloquio.

*Torino, 23/02/2005*
Stamattina sono stato ad Aosta a sostenere un colloquio, niente di
particolare. Al ritorno a casa ho trovato un messaggio da Milano, era
una delle agenzie di Milano di venerdi' scorso, mi hanno fissato un
appuntamento con una ditta domani alle 16. Vedremo come va...

*Torino, 24/02/2005*
Colloquio fatto (era una ditta di Torino), e' andato bene, ma "mi
faranno sapere" .... normale direi......

*Torino,1/03/2005*
Una precisazione: spesso mi arrivano telefonate sul mio cellulare da
numeri PRIVATI (ovvero non visibili). Io per poter rispondere al
cellulare ho bisogno di avere a portata di mano anche uno speciale
auricolare. Se qualcuno mi telefona e ho il numero visibile, posso
sempre richiamarlo io pero', se il numero e' nascosto, come faccio a
sapere chi siete?
Mi si potrebbe obiettare che, nel mentre il cellulare squilla, posso
inserire lo speciale auricolare.... peccato che pero' per farlo impiego
diversi secondi, durante i quali la chiamata quasi sempre termina prima
che abbia il tempo di rispondere!
Ricapitolando: se mi chiamate al cellulare e io non rispondo, non e'
perche' NON voglio rispondere, sia chiaro, semplicemente non ho
l'auricolare collegato! Se volete contattarmi con piu' sicurezza, al
limite, usate gli sms. Grazie.

*Torino, 3/03/2005*
Sto ricevendo diverse e-mail di solidarieta' e tanti consigli utili. Un
grazie a tutti. continuate a leggere il mio sito, viene costantemente
aggiornato, e leggete e partecipate anche al mio forum,
mi raccomando, ogni
vostro intervento e' graditissimo!. Grazie!

*Torino, 1/04/2005* Mi scuso per la prolungata assenza! Allora molti
eventi sono accaduti, per il momento ancora nulla di positivo. Vediamo
di elencarli. 2 settimane fa sono stato a un colloquio a Milano, pero'
attendo ancora la risposta, mah. Nel frattempo ho spedito una bella
letterina all'Opera Pia S.Paolo, via raccomandata, il testo integrale ve
lo riporto qua, e' molto semplice:

Torino, 10 Marzo 2005
Spett.le Ufficio Pio - Compagnia di S. Paolo Corso Vittorio Emanuele II,
75 10128 Torino

Con riferimento alla vostra lettera del 18 Febbario 2005, della quale
accludo fotocopia, gradirei avere precise ed esaurienti motivazioni
relativamente alla mancata concessione del sussidio da parte vostra.
Nel caso non mi forniate tali chiarimenti, oppure se le vostre
motivazioni non verranno ritenute valide, sara' mia cura adottare
adeguati provvedimenti, provvedendo al contempo a pubblicizzare il caso
sui media opportuni (radio, TV, stampa).
Si e' creato da poco un gruppo di volontari che stanno provvedendo al
mio sostegno morale; e' stato creato un sito web con tutti i dossier del
mio caso. Lo potrete esaminare all'indirizzo http://banjoman.altervista.org

Che dite? si smuovera' qualcosa? maaaah?
Per il resto una piccola notizia positiva c'e': mi hanno assunto come
articolista sul sito www.programmazione.it
Un impegno minimo, ma almeno riscopro il piacere di lavorare e produrre,
dopo 13 mesi, finalmente!

Altra cosa, come nota umoristica: mi hanno chiamato da un'agenzia
interinale, per sapere se ero interessato a seguire un corso di
formazione. Corso di Fomazione per cosa, chiesi io? Dopo varie
titubanze, la signorina mi disse che era per "operatori addetti al call
center".
Ehmmmmm... le dissi, io, signorina, sono audioleso, posso parlare al
telefono si, ma sicuramente non per 8/10 ore filate come addetto a un
call center!
E meno male che avevano il mio curriculum... mah...

Il seguito alla prossima puntata....
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COSA PUOI FARE PER AIUTARMI

* Firmare la petizione da inviare (Stiamo valutando tempi e modi per
poterla fare)
* Inserire il link di questo sito prelevando il codice (Datemi il
tempo di terminare il codice pero'... appena e' pronto troverete
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